I farmacisti dell’ASP di Agrigento sono una risorsa da tutelare

Agrigento 3 luglio 2014 – “Come rappresentante della professione non posso che giudicare negativamente la decisione del direttore generale dell’ASP di Agrigento di mettere in discussione il rapporto di lavoro dei farmacisti che l’Azienda aveva reclutato per la gestione della distribuzione diretta del farmaco. Una decisione che va in controtendenza rispetto a quanto fatto nelle altre province siciliane, nessuna esclusa, e prevede la proposta mortificante di confermare otto di questi colleghi con una rilevante riduzione di orario di lavoro e compenso” dice il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Agrigento e Segretario della FOFI Maurizio Pace. “Il fatto che i colleghi fossero stati assunti principalmente per la distribuzione ausiliaria dei medicinali, non significa che non possano e non debbano svolgere altre funzioni oggi più che mai importanti, visto l’arrivo di nuovi farmaci dalla gestione sempre più delicata e complessa. A cominciare dalla prevenzione dell’errore clinico legato al farmaco che, quando si verifica come accaduto recentemente a Palermo, non solo ha gravissime conseguenze per la salute del cittadino, ma comporta oneri economici per le strutture pubbliche ben superiori a quello di un contratto di collaborazione. Oltretutto” prosegue Maurizio Pace “visto che si parla di spending review sarebbe il caso di considerare che quella dei farmacisti è una professionalità cronicamente sottorappresentata nelle strutture pubbliche e questo malgrado sia sempre più evidente che la partecipazione di questi professionisti al processo di cura aumenta sicurezza, efficacia ed economicità delle terapie”.  Un aspetto, quest’ultimo provato anche dalla sperimentazione condotta da Ministero della Salute, FOFI e SIFO sul farmacista di dipartimento, che ha coinvolto anche l’Ospedale San Vincenzo di Taormina. “Siamo pronti a fornire al Direttore generale tutti i dati al riguardo: sono certo che troverebbe elementi utili a rivedere questa decisione e, anzi, ad aumentare significativamente al presenza del farmacista nelle nostre strutture pubbliche” conclude Maurizio Pace, augurandosi che “venga istituito da parte dell’Assessorato regionale un tavolo che affronti complessivamente il tema dell’assistenza farmaceutica in Sicilia, con una particolare attenzione all’uniformità del servizio prestato”.

 

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Maurizio Imperiali
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