Le esportazioni parallele di farmaci non devono compromettere l’accesso alle cure dei cittadini

Roma, 18 giugno 2014 – “Mi sembra che ora si cominci ad affrontare adeguatamente il problema delle carenze di medicinali, che ormai ha raggiunto livelli incompatibili con il buon funzionamento del servizio farmaceutico e, direi, con la tutela della salute”, dice il presidente della FOFI Andrea Mandelli, commentando la circolare del Ministero della Salute che ha raccomandato a tutta la filiera del farmaco il rispetto delle normative vigenti in tema di esportazione parallela e segnalazioni delle carenze. “La Federazione degli Ordini ha, dai suoi esordi, denunciato il fenomeno ed è stata tra i promotori del protocollo d’intesa per la gestione delle carenze siglato con le organizzazioni della filiera produttiva e distributiva del farmaco e abbiamo costantemente sollecitato i farmacisti a segnalare i casi di carenza. Però, nel momento in cui cominciano a essere irreperibili antibiotici di prima scelta e farmaci cardiovascolari di uso comune, è evidente c’è stato un ulteriore aggravamento e che si è perso di vista il fatto che, pur essendo legali e lecite le attività di esportazione più o meno parallela, c’è un obbligo preciso a non mettere a repentaglio l’accesso al farmaco da parte dei cittadini” conclude Mandelli.

 

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