Il Mieloma Multiplo muta di continuo: la speranza delle terapie mirate, basate sull’evoluzione cellulare

Tecniche sofisticate hanno permesso di studiare le cellule tumorali per capirne l’evoluzione durante la terapia. Dall’Università di Cambridge all’Istituto Nazionale dei Tumori, proseguono gli studi del dottor Niccolò Bolli.

 Milano, 15 aprile 2015 – Ci sono tumori che cambiano di continuo. Tanto che a volte può rivelarsi inefficace curarli dopo anni, o in fase di recidiva, con le stesse terapie indicate il primo giorno dopo la diagnosi. Nel caso del mieloma multiplo (MM), lo dimostrano univocamente gli studi condotti dal dottor Niccolò Bolli, medico chirurgo specialista in ematologia, che si occupa della genomica dei tumori utilizzando tecniche di Next Generation Sequencing (NGS) e approcci bioinformatici innovativi per ottenere informazioni sullo sviluppo della malattia e sull’evoluzione delle cellule nelle neoplasie ematologiche. “Tramite whole exome sequencing ho potuto studiare le alterazioni genomiche frequentemente riscontrate nel Mieloma Multiplo, e analizzare come queste contribuiscano allo sviluppo della malattia – spiega Bolli –. Ho così potuto dimostrare che le cellule del Mieloma Multiplo sono in continua evoluzione e cambiano sia spontaneamente, sia a seguito di chemioterapia. Gran parte dei tumori, inoltre, muta in caso di recidive”.

Il dottor Bolli ha approfondito quindi gli studi sui processi mutazionali delle cellule neoplastiche, tentando di comprendere in che modo si possano mettere a punto terapie più efficaci. “A questo scopo ho contribuito all’integrazione tra dati genomici e dati clinici in grandi coorti di pazienti, al fine di orientare le scelte terapeutiche con maggiore accuratezza rispetto ai criteri attualmente utilizzati”, prosegue Bolli, che dopo anni di ricerca ad Harvard e a Cambridge, rientra ora in Italia, al’Istituto Nazionale dei Tumori. “Nel corso del mio lavoro alla Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori, che inizierò proprio a maggio 2015, mi occuperò di correlare i dati di genomica nel Mieloma Multiplo con la risposta del paziente alla terapia, allo scopo di identificare modelli predittivi di chemiosensibilità o al contrario di chemio resistenza. Metterò inoltre a punto tecniche di sequenziamento su singola cellula, per studiare in modo più approfondito le mutazioni del tumore dalla diagnosi all’eventuale recidiva”.

 

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