Dai bisogni degli anziani la via d’uscita dalla crisi, la proposta di Italia Longeva

Tecnoassistenza ed esigenze della terza età al centro di un convegno oggi a Roma. Bernabei: “Italia Paese più anziano insieme al Giappone: diventi un laboratorio di nuovi prodotti per rispondere all’invecchiamento della popolazione del pianeta”

  

Roma, 17 ottobre 2013 – Da sempre nelle società organizzate l’anziano è un elemento importante del progresso sociale, lo specchio cui guardano le giovani generazioni per trarre ispirazione e stimoli indispensabili per progettare il futuro sulla base di valori che hanno resistito alla prova dei fatti. Anche oggi dobbiamo considerare il vissuto e le esigenze degli anziani come stimoli all’ingegno e alla creatività della ricerca e della produzione tecnologica, per mettere a punto, produrre e offrire nuove soluzioni destinate a rendere più serena la stagione dei capelli d’argento. Con questi obiettivi Italia Longeva – Rete nazionale di ricerca sull’invecchiamento e la longevità attiva, istituita dal Ministero della Salute, con la Regione Marche e l’IRCCS INRCA – ha riunito oggi a Roma, nell’Auditorium Biagio D’Alba del Ministero della Salute, i principali rappresentanti della domanda e dell’offerta dei servizi di tecnoassistenza più all’avanguardia. Il primo esito del convegno – dal titolo “L’anziano e la tecnoassistenza, il Servizio sanitario nazionale e l’industria” – al di là dei contenuti scientifici e tecnici delle diverse relazioni, è stato una testimonianza tangibile della capacità del nostro Paese di fornire risposte costo-efficaci al progressivo invecchiamento della popolazione, conciliando le esigenze di sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale con i bisogni concreti degli anziani. Fra le soluzioni tecnologiche presentate oggi al ministero della Salute, non sono mancate proposte originali: indumenti che rilevano e trasmettono parametri clinici come pressione e glicemia, laboratori di diagnostica itineranti che viaggiano su furgoni fra le abitazioni dei pazienti, cucine a dimensione di anziano non deambulante con controllo automatico dei fuochi, orologi che inviano un segnale d’allarme attraverso il telefono se l’anziano cade in casa o manifesta anomalie del battito cardiaco, dispositivi che aiutano l’aderenza alle terapie emettendo segnali acustici. Alcune relazioni sono state dedicate all’illustrazione di “best practice”, cioè a testimonianze concrete, di progetti già lanciati sul territorio, basati su servizi di teleassistenza e di monitoraggio di diversi parametri, dalla glicemia alla corretta assunzione dei medicinali prescritti, così da rendere sempre più concreta e sostenibile la continuità assistenziale fra ospedale, territorio e residenze sanitarie.   

 “L’auspicio che anima questa giornata – ha detto il presidente di Italia Longeva, Roberto Bernabei, Direttore del Dipartimento di Geriatria, Neuroscienze e Ortopedia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma –  è di riuscire a trasformare la terza età in una grande opportunità per uscire dalla crisi non solo con le detrazioni fiscali e le manovre finanziarie, ma anche producendo cose, manufatti, oggetti tangibili e utili che entrino nel mercato e possano essere venduti, possibilmente in tutto il mondo. Il nostro Paese, il più anziano insieme al Giappone, può diventare un enorme laboratorio nel quale sperimentare nuovi prodotti, costruiti

 dalle nostre industrie e destinati a divenire la risposta italiana alla questione dell’invecchiamento progressivo della popolazione del pianeta. Per questo intendiamo individuare tecnologie, strumentazioni e software che possano essere inseriti in un processo di valutazione, approvazione e marketing validato da Italia Longeva, intesa come network del buon invecchiamento e come garante dell’effettiva efficacia dei nuovi strumenti nel migliorare la qualità di vita degli anziani”.

La tecnoassistenza promossa da Italia Longeva è quindi una proposta lanciata all’Italia, quasi una provocazione a farsi carico della terza età divenendo imprenditorialmente più propulsivi. Di qui le caratteristiche del convegno di oggi, destinato a ospitare non solo idee, ma esempi concreti, “best practices” già sperimentate sul territorio e strumenti ingegnosi in fase di lancio o già in produzione. “Ci siamo chiesti, concretamente, ‘quali tecnologie?’ – ha proseguito Bernabei – e abbiamo voluto conoscerle, presentarle attraverso un convegno, e contribuire a portarle sul mercato. Mi riferisco, ad esempio, a tutti i software di comunicazione destinati a rendere possibile una continuità fra i tanti ambiti di assistenza dedicati all’anziano, dall’ospedale all’assistenza domiciliare, fino alle residenze sanitarie assistenziali. Ma penso anche alle soluzioni di monitoraggio in remoto di persone spesso affette da cronicità, magari costrette anche a vivere da sole. Non sono mancate, poi, le idee per realizzare in casa un vero ‘ambiente assistito’, una sorta di abitazione intelligente a misura di anziano”.

 “La domanda di prodotti e servizi da parte della popolazione over 65 – ha detto Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche – è sempre crescente. Una popolazione, quella delle Marche, che è la più longeva d’Europa e quella con l’aspettativa di vita tra le più alte al mondo. È per questo che abbiamo avviato il progetto della Casa intelligente, in collegamento con il network internazionale delle conoscenze sul tema. La Regione ha messo a disposizione risorse rilevanti con bandi finalizzati che hanno attivato progetti in rete che hanno coinvolto oltre 70 aziende del settore. Utili si sono poi rivelate le opportunità offerte dal Governo centrale e dall’Europa. Nel primo caso la Regione ha ottenuto l’inserimento nel bando nazionale del cluster sulla longevità attiva. Quanto all’Europa, attraverso la Svim, partecipiamo a un progetto transnazionale che coinvolge altri quattro Paesi europei (Finlandia, Turchia, Francia e Regno Unito) e di cui l’INRCA è partner. Abbiamo chiamato a raccolta, in questa prospettiva, il sistema produttivo regionale affinché partecipi alla riflessione su questa nuova fascia di bisogni pensando prodotti e servizi che aiutino il longevo a vivere meglio e in maggiore autonomia”.

 Il progetto “Casa intelligente per una longevità attiva e indipendente dell’anziano” nasce con lo scopo di  realizzare un prototipo di casa intelligente in cui gli anziani possano vivere in modo indipendente, sicuro e in salute il più a lungo possibile.

 

 

 

Italia Longeva

Italia Longeva è la Rete nazionale di ricerca sull’invecchiamento e la longevità attiva istituita dal Ministero della Salute, con la Regione Marche e l’IRCCS INRCA, per consolidare la centralità degli anziani nelle politiche di sviluppo, fronteggiare le crescenti esigenze di protezione della terza età e porre l’anziano come protagonista della vita sociale. Il network Italia Longeva si propone di mettere in rapporto tra loro competenze scientifiche sanitarie, sociali, economiche e tecnologiche, mantenendo una strategia di completa apertura verso le nuove adesioni e le “contaminazioni” disciplinari. In particolare, Italia Longeva ha l’obiettivo di promuovere la sperimentazione di soluzioni innovative in campo clinico e assistenziale, ma non esaurisce le sue aree di competenza in questo ambito: ha l’ambizione di porsi come interlocutore privilegiato in tutti i settori della società che sono oggi influenzati dalla “rivoluzione” della longevità diffusa. I progetti che intende promuovere non sono solo sperimentazioni classiche dei trial clinici o studi epidemiologici, ma l’interesse del network investe anche settori quali quello della domotica e dell’Ambient Assisted Living, e del mondo produttivo in generale, nell’ambito del cosiddetto silver market, il mercato dei consumatori anziani.

 

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