32° Giornata del Volontario, oggi si premia la dedizione

La giornata è organizzata da LILT Milano per ringraziare le oltre 700 persone che, quotidianamente, dedicano il proprio tempo all’Associazione. Un momento per ricordare anche la nuova Campagna di reclutamento volontari

 

Milano, 24 novembre 2016 – Come i volontari rendono omaggio al valore della vita, offrendo aiuto e supporto quotidiano, così la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – LILT di Milano ha deciso di esaltare l’impegno di chi dedica il proprio tempo ai malati oncologici. È questo l’obiettivo della 32° Giornata del Volontario che si celebra oggi, 24 novembre, nel capoluogo lombardo.

Un’occasione per ringraziare le oltre 700 persone che, con grande passione, prestano servizio per l’Associazione in diverse attività come l’assistenza ai malati, in ospedale o a domicilio, negli Spazi Prevenzione, o l’organizzazione delle campagne di sensibilizzazione e delle attività di raccolta fondi.

La giornata è anche il momento per ricordare la Campagna di reclutamento dei nuovi volontari, che si concluderà a metà gennaio 2017. Il percorso è semplice: prevede la partecipazione a un primo incontro informativo, la compilazione di un test, un colloquio con uno psicologo e la frequenza obbligatoria a quattro giornate formative presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano nelle seguenti date: 7, 14, 21 e 28 febbraio 2017. Si affronteranno temi di grande interesse, gli incontri saranno condotti da medici, psicologi, esperti nelle varie aree, con le testimonianze di volontari già in attività. L’obiettivo è stimolare nei candidati una riflessione approfondita sulle loro aspettative e motivazioni e prepararli al nuovo impegno.

«Sono felice e onorato di festeggiare la 32° Giornata del Volontario perché credo fermamente nella volontà di condivisione e nello spirito di solidarietà che spingono queste persone, di tutte le età e professioni, a mettere a disposizione il proprio tempo per i malati oncologici, i loro famigliari e la nostra Associazione – spiega Marco Alloisio, Presidente di LILT Milano -. Solo nel 2016 hanno dedicato oltre 117mila ore al volontariato, un impegno che nell’82% dei casi dura da cinque anni e nel 12% addirittura da dieci. Proprio per questo, da sempre, li accompagniamo e sosteniamo, anche grazie alla nostra Scuola di Formazione e Qualificazione del Volontariato in Oncologia, perché possano affiancare al loro grande spirito umanitario, un percorso formativo e un tirocinio. Un modello che, da oltre vent’anni, è riconosciuto a livello nazionale anche da altre Associazioni che ci inviano i loro volontari per seguire i corsi di formazione. In determinati casi, ci occupiamo anche della selezione delle persone che presteranno servizio per loro».

Un dato 2016 è legato al progressivo “ringiovanimento” dei volontari. Il gruppo dei nuovi “arrivati”, infatti, ha un’età media di circa 52 anni. Inoltre, grazie al Progetto Giovani, che quest’anno ha visto il coinvolgimento di 8 ragazzi, aumenta la presenza dei giovanissimi, attivi, soprattutto durante il periodo estivo, nell’organizzazione di serate e eventi, in ufficio e nelle campagne di raccolta fondi.

«L’aiuto e la dedizione dei più giovani sono importantissimi; nonostante siano impegnati a scuola per gran parte della giornata e dell’anno, i ragazzi trovano il tempo per supportaci nelle nostre iniziative – spiega Simonetta Sborea, Responsabile del Settore Volontariato di LILT Milano -. Siamo in contatto con alcuni licei milanesi per permettere agli studenti di vivere un’esperienza cosiddetta di “alternanza scuola/lavoro” che dia loro un “assaggio” di vita lavorativa unita all’attività di volontariato. Esistono, poi, forme di volontariato aziendale, ne sono un esempio i dipendenti della Banca Popolare di Milano che ci aiuteranno, anche quest’anno, durante il periodo natalizio».

La Giornata del Volontario è, infine, il momento per premiare chi, anno dopo anno, mostra dedizione e passione verso questo progetto di solidarietà. Quest’anno il Premio Un Amico Speciale – riconoscimento dedicato alle tante persone che quotidianamente lavorano “dietro le quinte” per le attività dell’Associazione – verrà consegnato a Giorgio Guzzi, dal 2011 impegnato nella grafica della campagna di Natale, e a Michele Tabozzi che dal 2010 fotografa i gadget per il catalogo di Natale, oltre a offrire aiuto in attività correlate. Saranno, poi, premiati il C.I.F. – Centro Italiano Femminile di Carugate, l’Associazione Volontari Mezzago e l’Avis di Ornago, associazioni che supportano l’organizzazione delle visite di diagnosi precoce nei rispettivi comuni. Verranno, infine, assegnati i Premi Fedeltà (distintivi super oro, oro, argento e smalto) a 128 volontari più fedeli, a seconda del numero di anni di attività, del senso di appartenenza e della fidelizzazione.

Per aderire al programma di volontariato LILT Milano basta telefonare allo 02.49521, o inviare una mail all’indirizzo volontariato@legatumori.mi.it.

 

LA PAROLA AI VOLONTARI

“La Pizzetta”

«L’ho conosciuto che aveva poco più di due anni. Come dimenticarlo? Due occhi marroni giganteschi in un viso rubicondo, un sorriso ammaliatore, le ciglia lunghissime e la bocca sempre impiastricciata di pomodoro. Entrava in passeggino, spinto dalla mamma ad alta velocità, divorando una mega pizza, di cui però mangiava solo la mozzarella e il pomodoro. Furbo, no? Il pane finiva sempre nel cestino. Una volta liberato dalla cinghia che lo legava al passeggino cominciava a scorrazzare nell’ambulatorio, non prima di aver salutato e baciato tutte le infermiere, sporcandole con il sugo di pomodoro, e ridendo ogni volta divertito della marachella. L’ho visto crescere, cambiare espressione del viso, peggiorare e migliorare, in un’altalena spinta dal destino, perdere i capelli e farli ricrescere più folti e belli di prima. Un giorno ha voluto che fossi io la paziente e lui il dottore. Mi ha fatto il prelievo del sangue con una siringa finta, una trasfusione, poi mi ha messo il cerotto. Quando me l’ha tolto ci ha scritto sopra uno scarabocchio e mi ha detto: “C’è scritto ti voglio bene”.  Ce l’ho ancora quel cerotto».

 

“Il gioco più semplice del mondo”

«In ambulatorio abbiamo tanti giochi, di società, puzzle, costruzioni, matite e pennarelli; è difficile trovare quello giusto per intrattenere i bambini e coinvolgerli il più possibile mentre aspettiamo l’arrivo delle educatrici. Un giorno, non so come, mi è venuto in mente di proporre un gioco dei miei tempi, quando i videogiochi non esistevano e ci divertivamo con cose semplici, come carta e penna.  Devo dire che quasi mi vergognavo a spiegare le regole ai bambini coinvolti, tanto erano facili. Eppure, con mia grande soddisfazione, si sono divertiti moltissimo, facendosi sonore risate. Il gioco consiste nel formare delle frasi, in cui ognuno deve scrivere il soggetto, il complemento, il verbo, ecc., ma senza leggere ciò che ha scritto l’altro, cosicché talvolta la frase finale è davvero divertente. Tra i miei seguaci di quella prima volta c’era Angela, una bimba di circa 8 anni, molto intelligente, figlia unica, che da quel giorno ha sempre voluto giocare al “gioco delle frasi” come lo aveva definito lei, perché la faceva tanto ridere. I suo
i genitori mi dissero che erano un po’ stanchi di doverci giocare anche a casa, perché erano solo loro tre e il risultato non era poi così divertente. Nonostante un viaggio ad Amsterdam e tante chemio e sofferenze, Angela non ce l’ha fatta, ma sono certa che ora, in cielo, stia insegnando a tutti al “gioco delle frasi”».