17ª Giornata Milanese di Chirurgia della Mano

Due giorni formativi e informativi completamente dedicati al trattamento di traumi e malformazioni a carico della mano in età pediatrica

 

Milano, 25 marzo 2019 – Torna, per la diciassettesima edizione, la Giornata Milanese di Chirurgia della Mano, quest’anno dedicata a “La mano del bambino congenita e traumatica: problematiche aperte in cerca di una soluzione”. Dal 28 al 29 marzo presso il centro congressi Stelline di Milano, terapisti e chirurghi della mano si riuniranno per due giorni di dibattito sul trattamento delle malformazioni così come dei traumi a carico della mano in età pediatrica.

Parte fondamentale della settimana didattica organizzata con cadenza annuale dal Professor Giorgio Pajardi, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia e Riabilitazione della Mano dell’Ospedale San Giuseppe, Gruppo MultiMedica, Università di Milano, l’incontro vedrà a confronto specialisti italiani e stranieri su temi definiti “caldi”.

«La chirurgia della mano pediatrica sta diventando una ultra-specializzazione che richiede congressi dedicati in cui riunire i pochi specialisti di alto livello a confronto per crescere insieme e aiutare i colleghi più giovani ad appassionarsi al tema – commenta il Professor Pajardi –. Dopo Hong Kong (2018) e in attesa di Rotterdam (2020) e Minneapolis (2021) abbiamo deciso di portare a Milano questo momento di confronto internazionale che si completerà con la Top Master Class dal 29 al 31 marzo. Il trattamento della mano del bambino, infatti, richiede una formazione specifica e un aggiornamento continuo per poter offrire ai piccoli pazienti i migliori trattamenti disponibili e, soprattutto, un percorso di cura il meno traumatico possibile. Tra le varie novità di quest’anno, oltre alla manina in 3D per le esercitazioni pratiche, gli exer-games avranno un ruolo primario. I videogiochi interattivi, ideati dal Professor Alberto Borghese dell’Università di Milano insieme al nostro reparto, applicati alla riabilitazione degli arti nei bambini, infatti, saranno proposti come Gold Standard di riferimento per il percorso riabilitativo nei più piccoli».

Malformazioni come la polidattilia radiale o la ipoplasia del pollice o traumi come le lesioni tendinee o quelle legamentose, sono alcuni dei temi selezionati su cui gli esperti saranno chiamati a confrontarsi.

«Abbiamo assegnato a coppie un argomento e fatto in modo che i due esperti parlino di sfaccettature diverse della medesima patologia. Due tecniche differenti per trattare la stessa condizione a confronto, o due aspetti della patologia in quei campi relativi a una medesima malformazione per la quale non si è ancora giunti a un consensus a livello internazionale – spiega la Dr.ssa Chiara Parolo, Chirurgo della Mano e aiuto del Professor Pajardi presso l’Ospedale San Giuseppe di Milano -. Questo perché si tratta di condizioni poco standardizzabili. Non abbiamo a che fare con un adulto già sviluppato ma con un bambino in evoluzione; il risultato dell’atto chirurgico potrebbe non essere stabile nel tempo e richiedere ulteriori revisioni».

Inoltre, per la prima volta nella storia dei congressi su questa specialità, è prevista una sessione specifica dedicata esclusivamente alla riabilitazione della mano nel bambino, che ha avuto un richiamo ancora più importante, attraendo addirittura specialisti dall’Australia.

«La Giornata nasce come milanese ma si è poi evoluta come situazione d’importanza europea e internazionale, riuscendo a attirare l’attenzione di numerosi colleghi europei e esponenti da oltreoceano – racconta la Dr.ssa Chiara Novelli, Chirurgo della Mano e aiuto del Professor Pajardi presso l’Ospedale San Giuseppe di Milano – Colleghi che poi sono anche grandi amici. Volutamente abbiamo deciso di selezionare solo alcuni temi perché sarebbe stato impossibile trattare in maniera esaustiva un campo così ampio come le malformazioni e i traumi della mano pediatrica. Si parlerà in maniera dettagliata di microchirurgia, una disciplina e una competenza che le persone che si occupano di questo frangente devono assolutamente conoscere e dominare, un’arma per affrontare a pieno e in maniera completa alcune patologie e dare risultati un tempo nemmeno immaginabili. Verrà dato poi uno spazio specifico ai chirurghi più giovani che avranno l’opportunità di portare le proprie esperienze e esporre singoli Clinical Case».

 

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